Linfodrenaggio VODDER
- Linfodrenaggio manuale Vodder: che cos’è?
- Come è nato il trattamento
- Benefici
- Quando si usa
- In quali casi si applica
- Come funziona
- Controindicazioni
- Linfodrenaggio Vodder Roma
- PhysioCap Leonardo Caputi
Linfodrenaggio manuale Vodder: che cos’è
Il linfodrenaggio è una tipologia di massaggio molto particolare che con delle manualità molto specifiche consente agli arti o un altro distretto corporeo di sgonfiarsi tramite il suo effetto drenante.
Come è nato il trattamento
Il metodo nasce negli anni 30 dall’intuizione del fisioterapista danese Emil Vodder che si è per primo interessato al trattamento degli edemi andando ad ideare questo tipo di tecnica che deve essere eseguita in una maniera specifica e con una determinata manualità su tutto il percorso linfatico da trattare. Dunque, è annoverato nelle tecniche di massaggio, ma se ne distingue per la specifica manualità che esplica il suo effetto al livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) dove effettivamente è possibile lavorare con il drenaggio linfatico. È chiaro quindi che questo tipo di manovra non coinvolge lo strato più profondo che riguarda la parte muscolare!
Benefici
Chiariamo i benefici che si hanno con questo drenaggio della linfa.
Le strutture in cui si manifesta una stasi linfatica sono caratterizzate anche dall’accumulo di cataboliti e cellule infiammatorie che ristagnano alterando lo stato di salute del tessuto. Il linfodrenaggio manuale, favorendo il riassorbimento della linfa e liberando il sistema dai ristagni, consente di rimuovere queste sostanze abbassando i livelli di infiammazione. Favorisce, quindi, la decongestione e il riassorbimento dell’edema.
È noto, inoltre, l’effetto analgesico grazie alla rimozione dei mediatori dell’infiammazione, ma anche grazie alla stimolazione dei meccanocettori (recettori cutanei).
Quest’attività fisioterapica trova un largo utilizzo in diversi campi.
In primis in tutti i casi di insufficienza linfatica e quindi di incapacità del sistema linfatico di gestire la linfa e di farla tornare al cuore.
Anche nel campo estetico, ormai, è largamente utilizzato nella cura della pelle, ad esempio per la cellulite.
Quando si usa
Se stai leggendo questo articolo è perché probabilmente hai degli edemi che non regrediscono e quindi hai bisogno di aiuto.
Il sistema linfatico si ha il compito di drenare la linfa, cioè il liquido residuo della circolazione sanguigna che non torna al cuore attraverso le vene, cioè la linfa. Il linfodrenaggio Vodder trova la sua applicazione in tutte quelle situazioni in cui il sistema linfatico, da solo, non riesce a gestire la linfa e drenare i tessuti, condizione che esita in una formazione di edema linfatico.
Questa situazione può verificarsi nel caso di un trauma, che ha aumentato il lavoro richiesto al sistema. Oppure nel caso di una malformazione o danno del sistema linfatico, ad esempio un’operazione chirurgica in cui è stato necessario rimuovere i linfonodi (le stazioni in cui la linfa viene convogliata, analizzata e filtrata); in questi casi si parlerà di linfedema.
In particolare, possiamo differenziare:
- Linfedema primario: condizione patologica con formazione di edema che si forma a causa di malformazioni congenite del sistema linfatico (si può manifestare alla nascita ma anche a distanza di tempo in seguito a richieste maggiori del sistema, come appunto in seguito a traumi).
- Linfedema secondario: condizione patologica con formazione di edema che si forma a causa di un danno al sistema linfatico, ad esempio dopo un’operazione chirurgica con rimozione dei linfonodi (mastectomia, isterectomia, ecc).
In quali casi si applica
Vediamo quindi in quali situazioni si applica il linfodrenaggio:
- Esiti di asportazione di linfonodi ascellari per un tumore (ad esempio linfonodi ascellari per tumore al seno o linfonodi inguinali per tumori che riguardano utero, vescica, colon o prostata)
- Problemi di ritorno linfatico e venoso
- Cellulite, pelle a buccia d’ arancia e inestetismi della pelle
- Lipedema
- Edema post-chirurgico
- Gonfiori e stanchezza degli arti o di altri distretti corporei
- In generale con il linfodrenaggio, una volta scongiurate le controindicazioni, è possibile trattare tutti i tipi di edema ad eccezione di:
- Edema cardiaco
- Edema da carenza di proteine
Riassumendo è trattabile qualsiasi condizione di gonfiore che non sia cardio-polmonare, renale, epatica o dovuta a carenza di proteine.
Come funziona
È costituita da trazioni della pelle. La tecnica determina un drenaggio dell’interstizio favorendo così lo spostamento di liquidi, proteine e cellule immunitarie, e l’eliminazione di scorie e cataboliti a beneficio della circolazione tissutale. Tra gli altri effetti ci sono anche quello simpaticolitico, antidolorifico e sul sistema immunitario.
Analizziamo in che modo viene eseguito:
- È fondamentale eseguire una valutazione con particolare attenzione nell’anamnesi per capire se ci sono controindicazioni a questo tipo di trattamento.
- Il linfodrenaggio, come già detto, viene eseguito sulle strutture superficiali di cute e sottocute. Per fare ciò è fondamentale utilizzare una pressione leggera (non oltre i 40 mmHg). Se si utilizza una pressione esagerata il vaso linfatico andrà in spasmo e non si avrà l’effetto drenante ricercato.
- Si utilizza una pressione di lavoro alternata ad una fase di pressione zero: in questo modo è favorito l’effetto antalgico sui meccanocettori cutanei e la contrazione delle pareti dei vasi.
- Le manualità sono eseguite in maniera lenta e ripetuta, così da avere anche un effetto rilassante con prevalenza sistema simpatico e favorire l’attività dei vasi linfatici senza mandarli in spasmo.
- Per evitare eventuali ingorghi nella zona in cui è incanalata la linfa è importante iniziare dal collo.
Come non deve essere eseguito.
- Non deve mai provocare arrossamento/calore (aumento della vascolarizzazione) o dolore
- Non deve essere eseguito con creme e olio: non si avrà l’effetto drenante con le manualità di frizione del massaggio classico che andranno a creare iperemia della zona. Tra l’altro non consentirebbero di eseguire le tecniche di trazione della cute in maniera corretta, infatto la massima contrazione dei vasi linfatici è favorita da trazioni longitudinali e trasversali, senza scivolamenti.
È quindi fondamentale che il linfodrenaggio venga eseguito da un fisioterapista specializzato e formato per eseguire questo tipo di tecnica, soprattutto nelle condizioni patologiche!
Controindicazioni
Come tutte le tecniche ci sono situazioni in cui è meglio evitare il trattamento o valutare con attenzione come procedere.
Le controindicazioni assolute al trattamento sono:
- Tumori maligni non trattati
- Infezioni acute (es. Erisipela)
- Trombosi acute e/o non trattate
- Flebite acuta
- Insufficienza cardiaca
Le controindicazioni relative non richiedono necessariamente l’esclusione a questo tipo di trattamento, ma richiedono delle precauzioni particolari, come ad esempio un tempo di trattamento minore. Queste condizioni sono:
- Cancro trattato o condizioni precancerose della pelle
- Riacutizzazione di infiammazioni croniche (es. riacutizzazione di una sinusite cronica)
- Alterazioni della funzionalità della tiroide
- Asma bronchiale
- Ipotensione e distonia vegetativa
- Gravidanza
Linfodrenaggio Vodder Roma
Se stai cercando un centro specializzato in questo tipo metodo per la stasi linfatica, devi sapere che nello Studio Physiocap il Dr Leonardo Caputi è specializzato in queste particolari manovre e con una specifica manualità ti aiuterà a risolvere in maniera adeguata il problema dei liquidi ristagnanti e aiutare il corpo a ritrovare lo stato di salute perso.
PHYSIOCAP di Leonardo CAPUTI
Nel mio Studio “Physiocap”di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute necessarie.